

dall'austerità al New Look
Abito anni 40
I primi anni '40 del 900 furono travolti dalla Seconda Guerra Mondiale.
In questa prima metà del decennio la moda fu necessariamente essenziale e semplice.
I tessuti erano razionati e venivano utilizzati per la creazione delle divise militari e le grandi case di moda erano costrette a utilizzare materiali più poveri e sintetici.
In questo clima di razionamento nacque però un grande classico della moda: il Bikini, proprio perchè era necessario risparmiare tessuti!
Le linee e i volumi di questo periodo si rifanno alla moda maschile: tagli squadrati, spalline imbottite e si cercava di abbellire i capi con accessori semplici come foulard o ampi colletti decorativi.
Entrano a far parte del guardaroba femminile a pieno titolo anche i pantaloni, prima in uso nelle fabbriche, poi come abbigliamento informale per il tempo libero.
In contrasto con gli abiti austeri e monotoni, furono i cappelli i grandi protagonisti di questa metà del decennio.
Venivano realizzati nelle forme più disparate e con materiali diversi ed eccentrici, dai grandi volumi, per stupire e attirare l'attenzione.
A conflitto mondiale concluso finalmente, anche la moda ha potuto ripartire.
La ripresa fu lenta fino al 1947 quando Christin Dior inventò il New Look, cambiando le carte in tavola.
La silhouette era caratterizzata da una vita piccola e stretta e da una gonna ampia che scendeva fin sotto la metà del polpaccio, enfatizzando busto e fianchi. La collezione presentava modelli più squisitamente femminili, in contrasto con le mode del tempo, realizzando gonne ampie, vita stretta e spalle morbide. Il New Look divenne estremamente popolare, la sua silhouette a gonna ampia influenzò altri stilisti fino agli anni '50



Proprio da questi capi femminili, dalle gonne lunghe e ampie, nasce il nuovo progetto di #unvestitoalmese
Il modello, di partenza originale degli anni 40 (quello che vedete qui in foto a sinistra) è stao adattato a delle forme più contemporanee.
Da portare con le sneakes e il giubbotto di pelle!