un progetto italiano
La tuta jumpsuite
Capo iconico tornato di moda negli ultimi anni la tuta jumsuite intera compie 103 anni ed è stata inventata come "indumento da lancio" per paracadutisti nel 1919.
Un capo creato per l'avventura!
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Ufficialmente però, l'inventore della tuta è l'italiano Thayaht, esponente eclettico del futurismo, artista e stilista.
Thayaht inventò un modello a T con maniche a pantaloni lunghi, ispirato a delle idee di Balla.
Nasce come abbigliamento maschile e venne ripresa dai russi che svilupparono la famosa Tuta Varst, un capo di abbigliamento pratico e proletario, comodo da indossare per il lavoro.
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A partire dagli anni '30 Elsa Schiapparelli trasforma la tuta in un indumento femminile e negli anni '40 Vera Maxvell crea il primo modello a maniche corte.
Emilio Pucci ne fa una versione elegantissima e unica.
La jumpsuite fa la sua apparizione su Vogue nel 1964 quando la copertina vede la tuta in jersey di lana color caffè di Guy Laroche.
Diventa popolarissima negli anni '70 e '80, proposta nei tessuti più disparati - glitter, lurex, pelle- (vi ricordate un certo David Bowie?) per poi declinare nell'oblio fino agli anni 2000.
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Nel 2002, lo stilista Nicolas Ghesquière, allora in Balenciaga, ritira fuori dal suo cilindro l’ormai dimenticata tuta intera. Da lì, la jumpsuit inizia la sua seconda vita.
I modelli proposti sembrano infiniti.
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E come dimenticare l'iconica Britney Spears nella tutina rossa in pelle?
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Da quel momento la tuta ritorna alla ribalta sulle passerelle e in strada nelle forme e nei tessuti più disparati.
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LUNGA VITA ALLA TUTA!